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“Il fiume va via taciturno” nuovo romanzo di Giorgia Garberoglio

Giovedì 9 novembre avrò il piacere di moderare, insieme a Giuseppe Abbagnale e Antonio De Sinno, nella splendida cornice del Circolo Nautico di Stabia, la presentazione campana di “Il Fiume va via taciturno” nuovo libro di Giorgia Garberoglio, giornalista, scrittrice e da qualche anno anche ristoratrice ad Ala di Stura, tra le montagne piemontesi.

Per la serie “le strade della scrittura e delle parole sono infinite”, devo ricordare con piacere che ho conosciuto Giorgia quando è venuta a scrivere un pezzo sulla comunicazione online del Parco Archeologico di Pompei per Specchio, il settimanale di approfondimento culturale della Stampa di Torino.

Il suo articolo è stato molto curato e ha colto in pieno il modo in cui lavoriamo e proviamo a raccontare l’archeologia qui a Pompei, e da quel momento ho avuto il piacere di seguirla nelle sue numerose scorribande giornalistiche e ora anche in questa nuova e ottima prova narrativa, dopo Amalia uscito per Feltrinelli nel 2016 e racconti brevi per le antologie Cartoline da Torino, Cartoline estive e Storie da bar.

Il fiume va via taciturno – titolo tratto dal verso di una poesia di Dino Campana – è il nuovo romanzo di Giorgia appena uscito per Affiori Editore, costola della Giulio Perrone, una casa editrice che si distingue per cura editoriale e belle copertine. Questo libro è proprio come un fiume, travolgente a tratti, lento e riflessivo in altri, un romanzo che racconta una storia corale, quella dei membri di una famiglia divisa tra Torino e Parigi, le cui vite sono toccate da due tragici momenti della storia europea: quello della notte del Bataclan con tutto il suo carico di orrori, nel 2015, e le barricate a Parigi nelle giornate dell’agosto 1944.

Due momenti di violenza e paura, un prima e un dopo: due momenti che toccano da vicino la vita di Michelle, prima da bambina, e poi da madre e nonna.

E poi c’è il fiume, la Senna, che accompagna tutte le vicende: di Michelle, di Ivo, e poi di Vittoria, e ancora di Ettore, del cane Pongo, di Giulia e Leone. Membri di una famiglia che progressivamente lungo il racconto viene svelata, di cui capiamo le dinamiche e le connessioni.

Un romanzo toccante, scritto con la solita prosa delicata e lirica della Garberoglio, con dialoghi realistici e spesso emozionanti. Quasi come in una piece teatrale, o una sceneggiatura di un film neorealista, nel libro le vicende di questa famiglia si susseguono e ruotano intorno a uno sport importante e bellissimo come il canottaggio.

Nascono amori sul fiume, il canottaggio, le gare, gli allenamenti si susseguono sul fiume, e così la storia proprio come un fiume va avanti, in modo burrascoso a volte, ma alle volte fermandosi, in una calma apparente.

Massimo Gramellini ne ha già parlato molto bene sui suoi canali social: “A fare fa placido testimone degli eventi il fiume, cui  i  personaggi del  romanzo si legano facendo canottaggio: uno sport in cui si va indietro per andare avanti. Anche per la protagonista, come accade nelle nostre vite, sarà necessario guardare spesso al passato per andare avanti”.

Bello ed emozionante questo romanzo corale che non tralascia nulla e anzi, regala anche importanti colpi di scena che tengono incollato alle pagine il lettore. Sarà un piacere parlarne questo giovedì, in compagnia dell’autrice e di due ospiti d’eccezione: Giuseppe Abbagnale e Antonio De Sinno del circolo nautico di Stabia, uno dei più importanti d’Italia.


Giorgia Garberoglio
collabora con «La Stampa», per cui scrive attualmente di canottaggio. Ha collaborato con «Rai», «Leggo» e «Ciaoweb». Segue la comunicazione della regata internazionale Silverskiff, organizzata dalla Reale Società Canottieri Cerea. È autrice con Giovanni Cavagni di Bambini allergici (Red Edizioni, 2013) e di Amalia (Feltrinelli, 2015). Per Giulio Perrone Editore – Affiori ha scritto racconti brevi per le antologie Cartoline da Torino, Cartoline estive e Storie da bar. Negli ultimi anni si occupa anche della gestione di due ristoranti tra le montagne piemontesi.



“L’oro del Miglio d’Oro”: il volume per bambini di Paquito Catanzaro e Annalisa Maggio celebra la strada della nobiltà borbonica alle falde del Vesuvio

“L’oro del Miglio d’Oro” è il nuovo libro di narrativa illustrata per bambini edito dalla casa editrice campana Officina Milena (collana Milena Kids).

Il libro, scritto da Paquito Catanzaro e illustrato da Annalisa Maggio, è disponibile in tutte le librerie e store digitali dal 27 Ottobre 2023 ma è già in pre-order online sul sito della casa editrice https://officinamilena.it/negozio

L’autore, attore e operatore culturale, dopo aver pubblicato romanzi, racconti e saggi per lettori adulti, ha accettato la sfida di scrivere un testo di narrativa per giovanissimi lettori.

Pio, giovane e annoiato ragazzino, aiutato da Massimo Troisi, straordinaria guida turistica locale, a bordo di una bici sgangherata percorre tutto il Miglio d’Oro ovvero il rettilineo che  dai quartieri napoletano di San Giovanni a Teduccio e Barra passa per San Giorgio a Cremano fino ad arrivare a Torre del Greco, passando per Portici ed Ercolano. 

Un viaggio nella storia, nella cultura e nell’arte di una particolare – e mai troppo valorizzata – area del napoletano definita nel tempo “d’oro” per i giardini ricchi di pometi (arance, limoni e mandarini), per la ricchezza storica e paesaggistica, e per la presenza di splendide ville vesuviane del Settecento.

Una lettura agile, frutto di un linguaggio semplice adatto ai bambini anche alle prime letture, con qualche piccolo twist dialettale.

Bellissime anche le illustrazioni ad acquerello di Annalisa Maggio che ben si sposano alla storia e ai dialoghi.  

Tutti i piccoli lettori si appassioneranno al viaggio di Pio alle falde del Vesuvio e scopriranno tesori e magici luoghi vicino casa.

Sinossi: Milleseicento. I metri che compongono un miglio. Se ne aggiungiamo qualcuno in più si copre la distanza tra San Giorgio a Cremano e Torre del Greco. Un percorso dritto che guarda al Vesuvio e che fa godere il profumo del mare.

Questa è la distanza che ricoprirà Pio, un ragazzino di nove anni che, in attesa di andare al mare, scoprirà quanti tesori possano trovarsi a due passi da casa sua.

Un viaggio tra le meraviglie del Miglio d’Oro a bordo di una bicicletta, un po’ datata, appartenuta alla più insolita e spassosa tra le guide turistiche.

Biografia: Paquito Catanzaro: èscrittore, attore e operatore culturale. Ha fondato l’associazione culturale Parole Alate ed è tra gli organizzatori della fiera editoriale Ricomincio dai Libri. Ha pubblicato cinque romanzi, una raccolta di racconti e due saggi sportivi per l’editore Homo Scrivens, esordendo nel 2023 con l’editore Lab DFG. Coordina il blog Il Lettore Medio, realtà che gli permette di leggere centinaia di libri l’anno e di confrontarsi, con dirette e interviste, tanto con gli autori più conosciuti quanto con gli esordienti. Dal 2010 lavora nel circuito delle scuole dell’infanzia dirigendo laboratorio di teatro e di lettura espressiva.

Annalisa Maggio: nata a Vico Equense cresce a Gragnano, il paese della Pasta!

Ha da sempre disegnato, dipinto e illustrato. Dopo il diploma da autodidatta approfondisce tecniche di disegno sempre diverse, prediligendo infine l’acquerello che le permette di poter graduare il colore e le varie sfumature. Oltre all’acquerello utilizza tante altre tecniche tra cui la pittura su tessuti e il digitale, due mondi apparentemente opposti ma che hanno in comune lo stesso fine ovvero rendere magica una storia.

Il Fiume va via taciturno, di Giorgia Garberoglio

Torna in libreria una scrittrice che sa raccontare con delicatezza e passione temi e storie molto importanti. Avevo già avuto modo di apprezzare la Garberoglio in Amalia, bel romanzo breve uscito per Feltrinelli nel 2015. La storia di Amalia, che si sviluppa durante la guerra, quando da giovane modista, cambia totalmente vita e diventa una attrice, famosa e apprezzata.

A distanza di anni la scrittrice e giornalista torinese, ora anche ristoratrice ad Ala di Stura, ci regala un altro libro editor stavolta da Affiori Editore, costola della Giulio Perrone. Lo sto leggendo e trovo come sempre la scrittura delicata e toccante dell’autrice capace di tratteggiare in modo unico personaggi e situazioni.

Descrizione

Michelle, protagonista de Il fiume va via taciturno, vive un incontro-scontro tra la sua personale esistenza e la storia del Novecento europeo. Fil rouge della narrazione è il fiume che segue placidamente il racconto, silenzioso e complice spettatore di amori, lutti, storie di una famiglia e dei suoi dolori. Nel canottaggio – sport che lega i protagonisti proprio su quel fiume – si va indietro per andare avanti: così Michelle dovrà spesso guardare al passato per capire dove andare, chi imparare a essere, chi decidere di divenire. Ivo, Victoire ed Ettore, il cane Pongo, i circoli remieri, le case e le isolette nascoste nel verde: tutti diventano attori in questo teatro intimo e al tempo stesso corale, privato ma anche pubblico. Il romanzo appare così un approdo lirico della scrittura di Garberoglio, che riesce a essere drammatica, toccante, incisiva e delicata – come la storia che racconta.

Giorgia Garberoglio

collabora con «La Stampa», per cui scrive attualmente di canottaggio. Ha collaborato con «Rai», «Leggo» e «Ciaoweb». Segue la comunicazione della regata internazionale Silverskiff, organizzata dalla Reale Società Canottieri Cerea. È autrice con Giovanni Cavagni di Bambini allergici (Red Edizioni, 2013) e di Amalia (Feltrinelli, 2015). Per Giulio Perrone Editore – Affiori ha scritto racconti brevi per le antologie Cartoline da TorinoCartoline estive e Storie da bar. Negli ultimi anni si occupa anche della gestione di due ristoranti tra le montagne piemontesi.

Humans of Pompeii

Da anni avevo in mente di raccontare gli scavi archeologici attraverso le parole e le riflessioni di chi ci vive e lavora tutti i giorni. Un racconto corale, da più punti di vista, perché Pompei è un microcosmo che funziona soltanto grazie all’impegno quotidiano di centinaia di professionalità diverse.

Ecco quindi che grazie all’aiuto di una bravissima fotografa e collega, Silvia Vacca, e alla disponibilità di tutti i colleghi che lavorano negli uffici e in giro per il sito, il progetto Humans of Pompeii finalmente ha preso forma. Il titolo ovviamente si rifà al famosissimo humans of New York, che ammiro quasi dall’inizio della sua avventura su Instagram.

Eccoci qui, dunque. Con già 11 foto/interviste realizzate e online sui social di Pompei, e almeno altre dieci che usciranno nei prossimi mesi. Storie diverse, racconti diverse, prospettive diverse.

Nell’intervista che faccio al personale fotografato chiedo quasi sempre: “quale è la sfida più importante che hai affrontato da quando lavori a Pompei? Il progetto che ti ha reso più orgoglioso?”. Se qualcuno dovesse farla a me, questa domanda, tra i tanti seguiti citerei sicuramente anche questo.

Arriva in libreria il nuovo libro di Girolamo Grammatico

Torna in libreria un autore che stimo, che ho avuto modo di presentare, con cui ho avuto spesso dei brillanti e utili confronti su temi che stanno a cuore. Girolamo Grammatico, già autore di Essere Padri Oggi e Padri e Figlie, esce per Einaudi con I sopravviventi, nella collana Einaudi. Unici.


«Ho lavorato con le persone senza dimora per circa diciassette anni. Le storie che racconto sono vere, nel senso che si sono svolte nella trama della mia vita. Sono esperienze che ho vissuto, sentimenti che ho provato, persone che ho incontrato», scrive l’autore nella nota finale.
Il protagonista di questo romanzo è lui, o meglio il suo doppio giovanissimo: un ragazzo siciliano arrivato a Roma per studiare Sociologia pieno di ideali in testa, che sceglie di fare servizio civile nel piú grande centro d’accoglienza della capitale per persone senza dimora.
Anno dopo anno, si ritroverà a confrontarsi con le difficoltà quotidiane di quel lavoro e con i limiti dell’istituzione di cui fa parte, a interrogarsi sul senso dell’altruismo e della sua fede, a scivolare lentamente in un isolamento simile a quello delle persone che aiuta, prima di provare a cercare se stesso nelle storie degli altri.
Storie che racchiudono il mistero di vite silenziate che possono mostrarsi solo per scintille. Quella di Mimmo, l’anziano calabrese sdentato che non ha mai avuto nessuno che si prendesse cura di lui; o di Hamameh, che viene dalla Siria e non parla e ha un passato criminale da nascondere; o quella della
ragazza rumena che sogna di aprire un centro estetico; o di Flavio, che rifiuterà sempre un posto letto e al quale non basterà, come aveva sognato, costruire una famiglia.
Il cancello, le chiavi, la casa, la strada, lo specchio: sono realtà concrete, ma anche simboli che non smettono di risuonare a ogni pagina. Se c’è un senso – perché di questo va in cerca incessantemente chi narra, con il suo fare e il suo pensare – va ricercato nella relazione tra esseri umani. Solo cosí la sopravvivenza di chi è senza casa può dirsi la metafora di come tutti noi abitiamo questo mondo.

Girolamo Grammatico è nato a Erice nel 1978. Per molti anni ha lavorato in un centro d’accoglienza notturna a fianco delle persone senza dimora, prima come obiettore di coscienza poi come operatore. Ha pubblicato due raccolte poetiche con Giulio Perrone Editore, La magnitudine dell’indigenza e Poesie senza adsl, e due saggi sulla paternità per Ultra Edizioni: esserepadrioggi – Manifesto del papà imperfetto e Padri e figlie: allenarsi alla parità di genere.

“Prosimetro della Consuetudine” di Vincenzo Gambardella

Ci vuole coraggio, al giorno d’oggi, a scrivere. A scrivere sul serio. Una scrittura vera, che si fa mistero, che si fa enigma, che diventa poesia e anche quando resta prosa, risulta creativa e poetica.

E ci vuole coraggio, bisogna dirlo, a intitolare un’opera “Prosimetro della Consuetudine”, ma Vincenzo Gambardella, che è per me attualmente uno dei grandi narratori della nostra epoca, ci ha abituato al non intraprendere mai una strada facile. Io ho avuto l’onore di seguirlo nelle sue recenti scorribande letterarie, e ho assaporato libro dopo libro la sua straordinaria creatività, il suo saper spaziare tra i generi e i registri linguistici, il suo essere sinceramente e mai banalmente prolifico, soprattutto negli ultimi dieci anni di narratore.

Ed eccolo allora qui ad una nuova prova letteraria, il breve ma denso Prosimetro della consuetudine, uno “uno squarcio narrativo sulla linea retta del tempo ordinario, un racconto franto tra prosa e versi che si ricompone nel vicolo di un incontro improbabile tra la voce narrante e un cieco” come leggiamo in bandella, nella pregevole edizione Fallone Editore.

Un canto d’amore e morte disperato e immensamente bello, questo di Gambardella, che ha qui un’eco di Moresco e Tonon, lì un richiamo velato a un Borges metropolitano – il cieco? Ma anche la scrittura, la poesia, la stratificazione delle parole – ma che alla fine esplode in un linguaggio e in uno stile tutto suo, tutto personale, che lo rende davvero uno dei grandi scrittori di questi ultimi vent’anni.

La storia, che serve fino a un certo punto, è relativa, qui parliamo di un’opera che va al di là della trama, del plot, vede incontrarsi il protagonista, malato, e un cieco, che vive con la madre. I due si sfiorano, si incrociano per poi raccontarsi, autonarrarsi, dallo psicanalista. È lì che le due solitudini si incontrano e trovano nuova forma. Ed è nella sala dello psicanalista che i due racconti sfumano e si confondono, tra prosa e poesia, amore e morte, e la figura di una madre amorevole e immensa, che nell’ultima parte diventa il fulcro di tutto, in un crescendo di lirismo e pathos.

“Si è soli a cercare di capire

Tesi come questi fili nello spazio,

nell’aria che lui e io abbiamo sulla testa,

ma c’è qualcosa che resiste alla natura?

I muri si gonfiano

I pavimenti si avvallano,

le porte si bloccano.

Tutto si dissesta

Solo le grida di sua madre,

dentro di lui,

sono sempre le stesse,

e i suoi gemiti,

che sono gli stessi dell’amore.

“Cosa crede che io non conosca l’amore?

-Recitò quasi –

Che non sappia riconoscerlo?

Lo conosco come chiunque altro.

Ognuno con il suo amore che manca,

Ognuno la sua particella d’amore

La sua pillola, il suo farmaco”.

Amalia – Giorgia Garberoglio – Feltrinelli Editore

Un libro delicato e profondo, quello di Giorgia Garberoglio, uscito per Feltrinelli qualche anno fa.

L’autrice sa dosare le parole con garbo ed eleganza, e ci racconta la storia di Amalia, che si sviluppa durante la guerra, quando è una semplice e giovane modista, fino agli anni successivi, quando la donna cambia totalmente vita e diventa una attrice, famosa e apprezzata.

La voce narrante è la nipote, che è cresciuta adorando la nonna, e alla sua morte ripercorre il suo passato e le sue storie. Tra nonna e nipote si era creato un legame forte, sincero, indissolubile. Si sono sempre trovate e cercate, e ora alla morte di Nonna Amalia, la nipote Emma riannoda il filo della sua storia. Nel farlo, comprende meglio qualcosa di lei, ma anche qualcosa di se stessa.

Attinge dai grandi romanzi del 900, La Ragazza di Bube, Cronache di poveri amanti, questo breve ma intenso scritto della Garberoglio.

“Una storia semplice e deliziosa.” Ha scritto Massimo Gramellini su questo libro, cogliendo i suoi grandi punti di forza. Impossibile non legarsi a questi personaggi, ad appassionarsi alla storia di Amalia. Tramite le pagine del suo diario, un diario che ritrova solo alla sua morte, la nipote e noi insieme a lei scopriamo la sua storia, che è in qualche modo privata e universale. I suoi amori, le sue passioni, i suoi segreti. Tutto ci scorre davanti agli occhi, emozionandoci.

Una vita e un racconto bello e scorrevole, ricco di pathos e di immagini indimenticabili. Tra le bombe e i soldati, con la guerra presente e la vita che prova ad andare avanti. Gli incontri amorosi, su tutti quello per Piero, un panettiere che ruba il suo cuore. Lei che cresce e diventa donna, e questo significa prendersi le responsabilità. Spesso poi, la vita è fatta di sofferenze e scelte sbagliate. Ma non tutto è perduto. La vita e la guerra continuano.  Le strade dell’amore e della vita sono tante, non sempre dritte. Amalia lo scoprirà sulla sua pelle.

Si riemerge dalla lettura di questo piccolo e denso libro come da un piccolo sogno. Un sogno del passato, degli orrori della guerra, un film in bianco e nero che solo apparentemente è lontano. La Garberoglio sorprende per la prosa elegante e la sua capacità di raccontare, tocca con leggerezza le corde del cuore e realizza un bell’affresco dell’Italia che fu. L’attendiamo con ansia per la sua nuova prova d’autore.  

LA SETTIMANA DELLO SCRITTORE RICORDANDO MICHELE PRISCO

26 GIUGNO – 1 LUGLIO

Torre Annunziata Al via a Torre Annunziata dal 26 Giugno al 1 luglio la seconda edizione della kermesse culturale La settimana dello scrittore, ricordando Michele Prisco, ideata e organizzata dalla libreria Libertà, grazie all’impegno dei titolari Rosaria Vitulano e Fabio Cannavale, in sinergia con il Centro Studi Michele Prisco, con cui la libreria ha siglato un Protocollo d’intesa. La settimana dello scrittore, ricordando Michele Prisco è la rivisitazione in chiave pop di un format culturale che il romanziere e uomo di cultura oplontino ideò nel 1947 per animare l’estate in città. Francesco Paolo Oreste, scrittore, è il direttore artistico della manifestazione.

“Per il secondo anno ripercorriamo le orme di Michele Prisco per ricreare pillole di cultura, riflessione, convivialità a Torre Annunziata. La prima serata sarà dedicata al celebre scrittore oplontino con un dibattito sul romanzo Una spirale di nebbia, premio Strega del 1966. Seguirà una serata con i narratori contemporanei Massimiliano Virgilio, Gianni Solla e Antonella Ossorio, una serata dedicata a Napoli campione d’Italia, un’altra al teatro e chiuderemo con un focus sul modello Nisida, oltre le suggestioni della serie tivù Mare Fuori. Di mattina si terranno una estemporanea di pittura e una di poesia, con la premiazione serale dei vincitori. Tanti gli ospiti, per la serata di apertura sarà con noi anche Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del Parco archeologico di Pompei” fa sapere il direttore artistico.

E continua:

“Lo scopo di far conoscere la provincia addormentata ai nostri ospiti resta, è uno degli obiettivi base di questo format. Torre Annunziata, incardinata nell’area metropolitana di Napoli, si mostra per quello che è, una città ferita, bellissima, inconsapevole. Ci teniamo a ricreare un momento di comunità nel nome di una nostra eccellenza”.

Sulla pagina facebook della libreria e il profilo instagram verranno pubblicati gli aggiornamenti sui singoli eventi, gratuiti e aperti a tutti i cittadini.

PROGRAMMA

Lunedì 26 Giugno

Ore 19. 30, presso androne Palazzo della Libreria Libertà

“Una spirale di nebbia, il premio Strega di Michele Prisco”

Felicio Izzo, ex dirigente scolastico, dialoga con:

·         Annella e Caterina Prisco, socie fondatrici Centro studi Michele Prisco

·         Laura Cannavacciuolo, docente di Letteratura italiana contemporanea Università L’Orientale di Napoli

Saluti degli ospiti d’onore:

·         Pierpaolo Filippelli, procuratore aggiunto tribunale di Napoli 

·         Orfeo Mazzella, senatore della Repubblica Italiana

·         Gabriel Zuchtriegel, direttore Parco Archeologico di Pompei

·         Nicola Anaclerio, dirigente Ambito sociale N.30

Martedì 27 Giugno

Ore 19.30 presso androne Palazzo della Libreria Libertà

Federica Flocco, giornalista culturale e libreria IoCiSto, dialoga con:

·         Gianni Solla, Il ladro di quaderni, Einaudi

·         Massimiliano Virgilio, Il tempo delle stelle, Rizzoli

·         Antonella Ossorio, I bambini del maestrale, Neri Pozza

Mercoledì 28 Giugno

Ore 19. 30 presso istituto Salesiani

“Napoli campione d’Italia”, a cura di Antonio Manzo, giornalista di Spazio Napoli

Anna Copertino, giornalista e scrittrice, dialoga con:

·         Massimo Ugolini, giornalista Sky Sport, autore di “La notte prima”

·         Dario Sarnataro, giornalista Radio Marte, autore di “I Campioni del Grande Napoli”

Interverranno gli autori del gioco SpaccaNapoli “Una storia azzurra” e i ragazzi dell’associazione Centro Paradiso

Giovedì 29 Giugno

Ore 09.30 presso lido Eldorado

“La spirale dell’anima”, estemporanea di pittura e di poesia

Ore 18.30 presso lido Eldorardo

Reading di poesia di giovani lettori, poeti e aspiranti poeti

Ore 19.30 presso lido Eldorado

Premiazione dell’estemporanea di pittura e di poesia, con la partecipazione della redazione di “Storie campane”

Venerdì 30 Giugno

Ore 19.30 presso Sport Club Oplonti

“Michele Prisco e il teatro”

Intervengono:

·         Annella e Caterina Prisco, socie fondatrici Centro Studi Michele Prisco

·         Marianeve Rossi, dirigente scolastico

·         Titti D’Amelio, insegnante e giornalista

Performance di attori locali coordinati da Domenico Orsini e la partecipazione di Eduardo Zampella di diffusioneteatro

Presentazione di “Una corsa verso il vento”, romanzo postumo di Delia Morea, Avagliano editore, con il giornalista Nicola Garofano.

Sabato 01 luglio

Ore 19.30 presso lido Eldorado

“Impegno civile: Nisida, il recupero minorile oltre Mare Fuori”

Francesco Paolo Oreste, scrittore e direttore artistico de La settimana dello scrittore, dialoga con:

·         Angelo Petrella, sceneggiatore di Mare Fuori

·         Luigi Salvati, direttore didattico di Nisida

·         Maria de Luzenberger Milnernsheim, procuratore della Repubblica Tribunale per i minorenni di Napoli

“Accummincià’ d’ ‘o càpo” il nuovo singolo di Mariano Caiano

Il cantautore partenopeo Mariano Caiano torna sulla scena musicale con il nuovo singolo “Accummincià’ d’ ‘o càpo” disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 24 giugno.

Il brano, fortemente autobiografico, è stato scritto in un momento di pura introspezione nel quale l’Artista rivede con consapevolezza il suo presente e si propone, grazie alla forza della musica, di proiettarsi in un futuro senza più quegli errori che, in un modo o nell’altro, hanno ostacolato il suo percorso di vita e professionale.

“Accummincià’ d’ ‘o càpo” vede la partecipazione di Roberto Giangrande al contrabbasso, Rosario Jermano alla batteria ed Elisabetta Serio al piano acustico, Fender Rhodes e tastiere, tutti e tre, per anni, al fianco di Pino Daniele, oltre alle chitarre di Fabio Federici e i cori di Chris Lapolla che ha curato anche il mixing e il mastering.

Mariano Caiano, classe ’67, nasce artisticamente come percussionista. Nel corso degli anni ha collaborato -sia in studio che dal vivo- con Alan Sorrenti, Gianni Bella, Tony Esposito, The Wailers (storica band di Bob Marley), 99 Posse, Café Latino, Articolo 31, Nino Buonocore, Antonio Onorato, Gianni Conte, Ralph P e tanti altri ancora.

Dal 2001 è una delle tre voci soliste de L’Orchestra Italiana di Renzo Arbore, oggi rinominata N.O.I. la Nuova Orchestra Italiana.

Dopo queste esperienze in giro per il mondo, decide di intraprendere la carriera solista, battezzando in maniera unica e originale questo suo genere musicale con il nome di “Partenoworld”, auspicando -come egli stesso afferma- “che un domani possa rappresentare una vera e propria corrente artistica (così come accadde per la “Neapolitan Power”) aperta a tutti coloro che vorranno esprimersi tra l’antica tradizione della canzone partenopea e la modernità di una Napoli sempre più aperta alle culture e alle sonorità di altri popoli”.

Nel 2017 ha pubblicato la sua prima autoproduzione, l’EP “Stamm Accussì” da cui è stato tratto il video singolo “Mama Cuba” che ha totalizzato oltre 221.600 visualizzazioni. Seguono, nel 2018, i due singoli intitolati “Ricciulé” e “‘A tumbulélla”, sempre autoprodotti. 

“I CAMPIONI DEL GRANDE NAPOLI- Dalla fondazione al Terzo Scudetto”: da oggi in libreria

Ricevo e segnalo con piacere questa nuova uscita: da tifoso, non posso che essere entusiasta!

Osimhen, Kvaratskhelia, Kim, Lobotka, Di Lorenzo, Spalletti, De Laurentiis e tutti gli altri protagonisti del terzo scudetto del Napoli. Dopo la vittoria del titolo italiano è uscito ed è in libreria da oggi, 11 maggio, “I campioni del grande Napoli” (384 pagine, prezzo 9,90 euro, edizioni Newton Compton) scritto da Dario Sarnataro e da Giampaolo Materazzo. Una galleria di ritratti dei campioni d’Italia, il racconto delle partite, le gesta, i retroscena e le dichiarazioni di tutti gli eroi dello scudetto, da Osimhen a Kvaratskhelia, da Kim e Lobotka sino a Di Lorenzo, Anguissa, Spalletti, De Laurentiis e a tutti gli altri protagonisti dell’annata straordinaria del Napoli. Il tutto corredato da esclusive illustrazioni. Insieme ai campioni d’Italia ci sono anche i ritratti di tutte le leggende del Napoli dal 1926 ad oggi: Maradona, Careca, Jeppson, Sallustro, Pesaola, Vinicio, Altafini, Lavezzi, Cavani, Hamšík, Insigne, Higuain, Mertens e molti altri, compresi i dirigenti e gli allenatori più importanti della storia di 97 anni del Napoli. 

«Siamo tornati, nove anni dopo. La storia ce lo ha imposto per raccontare la gloria sportiva che è di nuovo qui, per trasferire emozioni e gesta, colpi di genio e racconti che resteranno nel cuore di tutti i tifosi del Napoli. Siamo tornati per raccontare il terzo scudetto!», così scrivono gli autori nell’introduzione al volume, che fa parte della Collana Grandi Manuali Newton.Un libro che non può mancare nella biblioteca di ogni tifoso del Napoli: da oggi, dunque, è in tutte le librerie d’Italia, nei principali store online (anche nella versione e-book a 5,99 euro) e nelle altre rivendite “I campioni del grande Napoli, dalla fondazione al Terzo scudetto”.