Archivio degli autori

Silvano Scaruffi, Romanzo di Crinale

Sghembo e stralunato, come la lingua in cui è scritto, il nuovo libro della collana Iena pubblicato da Neo Edizioni, Romanzo di Crinale di Silvano Scaruffi, sembra raccontarci di terre e personaggi lontani, nel tempo e nello spazio, e invece è ben radicato in un piccolo paesino dell’appennino tosco-emiliano.

La splendida copertina, con un teschio di cervo su sfondo sabbia, sembra invece uscita dall’immaginario di Vinicio Capossela. E sono un po’ caposseliani, un po’ usciti da una canzone di Tom Waits cantata in emiliano, i tanti personaggi che abitano questo paesino, all’apparenza tranquillo, solo un po’ troppo alcolico.

Uscito qualche settimana fa per Neo, questo nuovo romanzo è sicuramente audace nella lingua, originale nella trama.

“C’è un gruppo di case, ammucchiato su un rivone, streminato lassù dalla mano di un seminatore distratto. E intorno, monti a raggera. Un ghippo appenninico dove l’aria sa di frontiera, la terra di colonizzazione, le persone di deriva.”

Silvano Scaruffi vive a Ligonchio (Reggio Emilia). I suoi ultimi romanzi sono L’incantatrice di vermi (Abao Aqu, 2019), Premio Monte Caio sezione Fuorisentiero, Lettere dal DietroMondo (Industria e Letteratura, 2022) e Armadgat (Abao Aqu, 2023). Da sempre fa reading e performance teatrali. Nel 2019 è stato invitato a New York per leggere in librerie, piazze, radio, un suo racconto inserito nel catalogo della libreria Printed Matter. Nel 2023 è stato a Reykjavik, ai Greenhouse Studios, per registrare il podcast Cani rabbiosi di cui è autore.

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Esce oggi – “Romanzo di crinale” di Silvano Scaruffi 

“Un romanzo di crinale, terroso nella lingua e nell’impasto, e l’oscuro progresso che investe
una comunità scalcagnata, che in queste terre ha radici antiche e ci si aggrappa come le rocce alla montagna madre”


Strambi figuri abitano un piccolo paese dell’Appennino più remoto. C’è Bunga che va in giro con un verme dentro un vaso di vetro dicendo che quello è il capostipite della famiglia, e guai a chi lo tocca, c’è Brasco che tiene il bar, e Romma e Burasca che del bar sono frequentatori assidui. Poi c’è la Viola che ha sposato Ginasio e la Flora dei Verduga che osserva sempre Ginasio dormire sotto un ciliegio mentre sogna il futuro.

Intanto è arrivata la SIO, la società che sta costruendo il Parko, i terreni vengono espropriati e dalle profondità arrivano misteriose scosse. E c’è Bestio, che sottoterra ci abita, e vede. Il gergo dei personaggi e una scrittura crepitante che gli va dietro, in un racconto di paese che diventa una storia di riscatto dall’epica balzana, a tratti feroce.
“C’è un gruppo di case, ammucchiato su un rivone, streminato lassù dalla mano di un seminatore distratto. E intorno, monti a raggera. Un ghippo appenninico dove l’aria sa di frontiera, la terra di colonizzazione, le persone di deriva.”


Silvano Scaruffi vive a Ligonchio (Reggio Emilia) e fa il guardia diga. I suoi ultimi romanzi sono L’incantatrice di vermi (Abao Aqu, 2019), Premio Monte Caio sezione Fuorisentiero, Lettere dal DietroMondo (Industria e Letteratura, 2022) e Armadgat (Abao Aqu, 2023). Da sempre fa reading e performance teatrali. Nel 2019 è stato invitato a New York per leggere in librerie, piazze, radio, un suo racconto inserito nel catalogo della libreria Printed Matter. Nel 2023 è stato a Reykjavik, ai Greenhouse Studios – gli stessi dei Sigur Rós ‒ per registrare il podcast Cani rabbiosi di cui è autore.

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«𝐂𝐡𝐢𝐮𝐝𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢, 𝐍𝐢𝐧𝐚»

C’è Andrea, schivo e solitario, che cerca di sbarcare il lunario come giardiniere. E c’è Nina, la figlia che Chiara, ex compagna di Andrea, ha avuto da una relazione precedente.

Dopo la morte improvvisa di Chiara, sulle cui vere cause la figlia è all’oscuro, Andrea e Nina cercano di trovare un equilibrio nelle loro vite, una parvenza di normalità, rotta però dal ritorno del padre biologico di Nina dal Sudamerica e dalla sua volontà di recuperare il rapporto con la figlia, facendo temere ad Andrea di perderla per sempre.

Asciutto, poetico, intimo, sincero, potente: in «𝐂𝐡𝐢𝐮𝐝𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢, 𝐍𝐢𝐧𝐚» Paolo Mascheri, disegna una nuova geografia dei legami, raccontando attraverso pochi, essenziali, personaggi cosa eravamo e cosa siamo diventati oggi, con uno stile contemporaneo come pochi autori italiani di oggi sanno fare.

«𝐂𝐡𝐢𝐮𝐝𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢, 𝐍𝐢𝐧𝐚» esce a febbraio, il 21 per l’esattezza, in tutte le librerie e su edizioniclichy.it

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Racconti dal Golfo, la collana di libri di Edizioni Graf pubblica il terzo volume scritto dallo stand-up comedian Davide DDL

Il libro verrà presentato il 6 febbraio allo Slash+ di Napoli (ore 18:30 in via Gemito 20) ed oltre all’autore saranno presenti ospiti speciali.
Continuano le pubblicazioni editoriali della collana “Racconti dal Golfo” curate dai tipi di Edizioni GRAF con il contributo della Regione Campania.La collana nasce con l’intento di offrire sguardi diversi su differenti aspetti della cultura di Napoli e la sua provincia: dalla passione calcistica esplosa con lo scudetto 2023 alla nuova comicità locale, passando per racconti introspettivi e spaccati culturali.Tutti i titoli della collana sono accomunati da una identità grafica peculiare che uniforma e allo stesso tempo contraddistingue le diverse uscite.

Il direttore editoriale di Edizioni GRAF Luciano Chirico ha scelto Davide DDL come terzo autore della collana. Il giovane e promettente autore e stand up comedian napoletano debutta con il suo primo libro dal titolo Caro* Diario… *Per colpa dell’inflazione introdotto dalla prefazione dell’amico e collega Vincenzo Comunale.”Il libro è un diario comico e surreale, un manuale di sopravvivenza per millenial, 10 racconti e 10 battute per raccontare il disagio di crescere tra il 1989 e oggi a Fuorigrotta (che comunque, sia chiaro, niente di così complesso non è che so’ cresciuto in Angola, nda). Tra l’altro, dato molto curioso, labandiera dell’Angola è la mia preferita in assoluto perché al centro ha un machete e il caricatore di un Kalashnikov (cioè capito il livello?)Insomma, ci sarà da ridere.Poi inizia il libro.”Con queste parole l’autore introduce la sua opera prima e aggiunge dettagli circa la genesi: “appena saputo dell’opportunità di pubblicare questi racconti mi sono subito messo all’opera per costruire una cornice alla storia e dei personaggi che, tornando, in modi sempre diversi, tra le varie storie, dessero un filo conduttore chiaro a questo libricino (preferisco chiamarlo così). Dentro ci sono un po’ di cose che per loro natura non erano adatte ad essere portate sul palco, ma perfette per essere lette in fila alle poste o aspettando la Cumana. Sono piccoli racconti comici ma in ognuno, forse anche involontariamente, c’è uno dei problemi principali di questa città e, su larga scala, del mondo in cui viviamo. Quando poi ho saputo che parte dei proventi sarebbe andata in beneficenza, ovviamente, ho subito avuto paura di finire come quella storia dei Pandori, ma in una scala economica più umile. Scherzi a parte, sostenere attività come lo Spartak San Gennaro e il calcio popolare, è fondamentale per dire da che parte si sta in una città che rischia di gentrificarsi in modo sempre più feroce, lasciando fuori da Napoli la sua vera gente.

Chi è Davide DDL:

Davide DDL nasce a Napoli nel Luglio del 1989. Studia Scienze Politiche e, laureatosi con 110&lode, inizia subito una carriera aderente al suo percorso di studi: restando disoccupato per alcuni anni. Nel 2018 inizia a fare Stand Up Comedy nel collettivo Allert Comedy.

Autore, comico e ghostwriter, finalista del Festival del Cabaret di Martina Franca 2021, si è esibito al ritiro della SSC Napoli a Dimaro nel 2023. Il 16 Agosto 2023 è stato onstage come spalla a Piazza Plebiscito a Napoli per il “Vincenzo Comunale Show”. A Ottobre 2023 è stato co-autore e co-presentatore di “Inoltrato Molte Volte” presso le Officine del Teatro San Carlo, format live con oltre 1200 spettatori complessivi nelle 4 date, finanziato dal Comune di Napoli e dalla Fondazione Teatro San Carlo. A Gennaio 2024 pubblica un volume comico dal titolo “Caro Diario” con Graf editore. Un suo monologo è su NowTV nel programma “Open Mic Tour” di Comedy Central.

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GIOCHI CULTURALI ALL’ORA DELL’APERITIVO

DAL 2 FEBBRAIO AL 3 MAGGIO 2024
Vi piace leggere e giocare? O anche solo una cosa delle due?

Scrittura & Scritture vi invita a cimentarvi in “C’erano una volta i giochi di società. Giochi culturali all’ora dell’aperitivo”.
Di cosa si tratta?

Scrittura & Scritture propone, a partire da febbraio e con cadenza mensile, 4 incontri.
In ognuno di essi si giocherà a un vecchio gioco di società o un vecchio gioco televisivo, rivisitato però in chiave letteraria e culturale, con la possibilità di vincere, a ogni incontro, un premio finale, diverso per ogni appuntamento; come diverso a ogni evento è l’aperitivo che verrà offerto.

Gustando un ricco aperitivo, si potrà così (ri)scoprire, ad esempio, il rischiatutto (da noi declinato in chiave letteraria e culturale) o l’indovina chi.
O ancora, chi non ricorda l’ OK, il prezzo è giusto! con la Zanicchi nazionale? Immaginatelo, però, sempre declinato in chiave culturale…

L’intento delle editrici Chantal ed Eliana Corrado, già ideatrici del famoso e sempre più affollato Circolo letterario Book & Tè, è quello di riscoprire il piacere di stare insieme dal vivo, e rendere sempre più piacevole e fruibile a tutti la lettura e la cultura in generale. Il tutto, divertendosi.

Tutti e quattro gli appuntamenti si terranno alle ore 19 presso la sala eventi di Scrittura & Scritture (corso Vittorio Emanuele, 421 – Napoli).

Si può partecipare a un solo evento, o a più d’uno, o a tutti.

È necessario, però, prenotarsi, versando la relativa quota che comprende un ricco aperitivo di accompagnamento, sempre diverso a ogni serata.

Tutte le serate si terranno, una al mese, presso la sala eventi di Scrittura & Scritture, in corso Vittorio Emanuele, 421- Napoli. (150 mt dall’uscita della funicolare di Montesanto – fermata di C.so V. Emanuele – lato sinistro; 700 mt dalla metropolitana Linea 1 – Fermata di Salvator Rosa, uscita “Girolamo Santa Croce”).

Maggiori info, il calendario delle serate con i relativi giochi e il costo per la partecipazione a ogni singolo evento, a questo link
Per info e prenotazioni: 081.5449624 – [email protected]

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Fondazione Banco Napoli. Presentazione al Gambrinus del libro su Caracciolo «La nave di fuoco» di Nicoló Carnimeo 

Giovedì primo febbraio alle 18, al Gran Caffè Gambrinus, la Fondazione Banco di Napoli presenta il romanzo storico di Nicoló Carnimeo La nave di fuoco. Francesco Caracciolo l’ammiraglio che donò il caffè a Napoli (Mursia editore). Partecipano: Pino Aprile, che ha scritto la prefazione, l’attore Patrizio Rispo, che leggerà alcune pagine del libro, il direttore d’orchestra e violoncellista Roberto Soldatini, primo a Napoli ad avere la residenza in barca, che eseguirà dei brani musicali, Michele Sergio del Gran Caffè Gambrinus, il Presidente della Fondazione Orazio Abbamonte. Il fascino di questo romanzo è tutto racchiuso nella figura di Francesco Caracciolo, descritto come un eroe moderno, considerato tra i più grandi uomini di mare italiani che la storia ricordi, l’unico a mettere sotto scacco la flotta inglese di Horatio Nelson. «Con questo libro sottolineo l’attualità di Caracciolo – spiega Carnimeo – un personaggio che ha abbracciato e interpretato i suoi tempi in maniera innovativa. E poi c’è il caffè, una nuova e più bevibile miscela da lui portata in città, che rappresenta il risveglio della ragione, un futuro nuovo che è ormai alle porte». Nella prefazione di Pino Aprile infatti si legge: “La vita di alcuni uomini è così intensa, ricca, affascinante, che per raccontarla e parlare delle loro imprese, non bastano le pagine di storia, ma bisogna ricorrere alla letteratura, al romanzo”. Carnimeo, con una scrittura avvincente, racconta dell’avventura giovanile che cambia il destino di Caracciolo e quello di Napoli, la sua città natale, descritta in tutta la sua magia e bellezza. Tra la capitale del Regno dei Borbone e Algeri si snoda una vicenda che ha per protagonista il caffè, anzi la migliore miscela di caffè mai esistita. Perché Napoli ne è diventata l’indiscussa capitale? In un racconto che unisce una fedele ricostruzione storica a una narrazione ricca di intrighi e colpi di scena, sarà proprio Caracciolo a portare nella città partenopea il prezioso chicco di Arabica che rappresenta il risveglio, l’avvio dell’epoca dei Lumi e il possibile incontro tra Oriente e Occidente. «Caracciolo – ribadisce Carnimeo – non è solo uno dei più grandi uomini di mare che la storia nazionale ricordi, ma rappresenta lo spartiacque tra due epoche, forse l’antitesi tra monarchia e repubblica. C’è chi lo ha accusato di tradimento ai Borbone e chi lo ha acclamato come repubblicano per aver aderito alla Repubblica partenopea del 1799, egli è, invece, un innovatore, un visionario, un uomo controcorrente capace di fiutare il futuro e abbracciarlo, interprete come nessuno della sua epoca. Ha pagato con la vita (impiccagione) la fedeltà alle sue radici e alla sua città che amava sopra ogni cosa. E la morte lo ha sublimato in mito. Per questo lo ricordiamo. Nel mio romanzo egli è simbolo insieme al caffè del risveglio di una città e del suo mare». 

Nicolò Carnimeo insegna Diritto della Navigazione all’Università di Bari, da sempre racconta il mare con articoli, saggi e in tv nella trasmissione di Rai 1 «Linea Blu» di cui è consulente. Ha fondato la «Vedetta sul Mediterraneo», ente per la promozione della cultura del mare che ha sede in una torre sul porto di Giovinazzo. I suoi libri Nei mari dei pirati e Com’è profondo il mare hanno ottenuto premi e riconoscimenti letterari. Gira per il Mediterraneo con la sua vela Camomilla a caccia di storie, adora il mare della Puglia dove è nato, ma da sempre considera Napoli la sua città elettiva.

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Premio Neo. Edizioni

C’è una gran bella notizia per gli aspiranti scrittori. La casa editrice indipendente Neo.Edizioni, quella che pubblica Paolo Zardi, Peppe Millanta, Gianni Tetti, ha proposto un premio letterario. Lo fa comunicandolo sui propri canali social:

“Ci sono voluti 15 anni ma, alla fine, ci siamo decisi.

Al via il “Premio nazionale di narrativa Neo Edizioni 2024”.

ANNO ZERO.

Il concorso è rivolto a romanzi e raccolte di racconti inediti scritti in lingua italiana.

Al vincitore: 1000 euro e la pubblicazione dell’opera.

Abbiamo fiducia che arrivi qualcosa di memorabile!

Il bando completo qui 👇

Fatevi avanti.”

Leggiamo sempre dal loro sito:

Il bando è aperto a romanzi e raccolte di racconti inediti.

Dicono che l’editoria italiana sia pavida. Che abbia paura di sporcarsi le mani con le opere coraggiosesghembe e non convenzionali. Dicono che non ci siano lettori smaniosi di tuffarsi in qualcosa di ignoto. Qualcosa che anziché confortarli li sorprenda, che anziché soddisfare le loro aspettative gli faccia scoprire che ciò di cui hanno bisogno in realtà è tutt’altro.

La Neo Edizioni è nata per questo. Per dimostrare che si sbagliano. Per dimostrare che c’è spazio anche per questo. Fuori dai radar, dai soliti canali, ai margini: ma c’è.
Ecco perché la nostra sede è a Castel di Sangro, sull’Appennino abruzzese, lontano dai centri propulsivi della cultura italiana. Ecco perché è qui che ospiteremo il vincitore della prima edizione del Premio nazionale di narrativa Neo Edizioni per la serata finale.

E il vincitore sarà chi riuscirà a far vibrare le corde più profonde dello spirito della Neo.

Vogliamo tornare là dove siamo partiti, battere di nuovo quei sentieri obliqui e impervi, per confermare che ci sono ancora zone inesplorate da scoprire.

Vogliamo piangere, ridereimpressionarci di noi stessi, del mondo e della vita.

Vogliamo tornare all’anno zero.

Se credi di essere tu a poterci riportare lì, trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno nel bando completo che puoi scaricare qui.

Insomma, non resta che provare a partecipare, per poter vincere magari, ed entrare in un catalogo solido, riconoscibile, audace.

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Di Vinile e Altre Storie di Nicola Iuppariello

Ho iniziato in questi giorni a leggere un interessante saggio, una sorta di diario, ricco di riflessioni molto interessanti sul mondo del vinile e della musica in generale. Per un amante della musica come me, interessantissimo!

Il saggio Di Vinile e Altre Storie di Nicola Iuppariello, recentemente premiato nella sezione narrativa al Premio Mameli per il suo romanzo Napoli 2122, scritto per amore della musica e del suo ascolto è riconosciuto ed apprezzato dalla critica.

L’ideatore di DiscoDays, la fiera del disco e della musica a Napoli, e Vinilici realizza il saggio Di vinile e altre storie, ritornando a raccontare il mondo del vinile e della musica, contestualizzandolo al mercato e alla società odierna. A seguito della realizzazione del docufilm Vinilici. Perché il vinile ama la musica e a oltre dieci anni dalla pubblicazione del saggio Il vinile al tempo dell’iPod, riprende alcuni temi amati e approfondisce numerosi nuovi aspetti. Che ruolo hanno avuto i giovani e i social nella rinascita del vinile? Quanto è importante per la musica il ritorno del vinile sul mercato? Che senso ha il disco in vinile nel secondo decennio del XXI secolo? Sono solo alcuni degli argomenti affrontati nel saggio. Numerosi sono, infatti, i temi trattati: dal dubbio del possesso alle modalità di ascolto, al peso del vinile nel settore, ma anche il suo ruolo e quello della musica nella società contemporanea e nell’epoca dei social network.

Un saggio scritto come un diario, considerazioni su di un mondo che approfondisce da sempre per mera passione. Un testo che esprime un’ampia visione, spesso critica, che si rivolge non solo agli appassionati di musica e del supporto ma anche, e soprattutto, ai neofiti e a coloro che sono curiosi di scoprire qualcosa di più sul mondo del vinile.

Il saggio presenta la prefazione di FABIO ZUFFANTI ed è suddiviso in nove sezioni, ognuna incentrata su una particolare tematica in cui l’autore, oltre a inserire le sue considerazioni personali, propone uno sguardo esteso grazie anche agli interventi e alle osservazioni di chi vive quotidianamente gli argomenti affrontati, attraverso i contributi inseriti alla fine di ogni sezione.

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Segnalazione: I novantanove nomi di Alessandro Cimino

Il romanzo segue le vicende di Ishem, giovane tunisino immigrato clandestinamente in Italia, perseguitato da un passato che l’ha ormai irrimediabilmente segnato e indirizzato verso il male. La storia è ambientata a Napoli, dove il protagonista ha intrapreso la carriera criminale e sogna la propria affermazione personale come camorrista, lottando contro se stesso e la propria natura di straniero e musulmano. Nel dissidio interiore che si crea in lui si materializza Iblis, il Satana islamico, che in una serie di visioni e rivelazioni tenta di mostrare ad Ishem la reale natura delle sue scelte, mescolando tentazioni e occasioni di pentimento.

Il titolo fa riferimento ai novantanove nomi di Dio secondo la tradizione islamica, sottratti e parodiati da Iblis nel tentativo di ergersi a nuova divinità del protagonista. Essenziali a tal proposito sono i “versi satanici” sussurrati da Satana a Maometto all’orecchio sinistro (l’angelo Gabriele gli sussurrava la rivelazione all’orecchio destro), estremo tentativo di introdurre tre divinità femminili nel testo coranico; con il nome di ognuna di queste tre dee ripudiate sono intitolate le tre sezioni in cui si divide la narrazione, anche per sottolineare il peso avuto da alcune donne nella vicenda personale del protagonista, dalla sua formazione ai crimini commessi per diventare affiliato al clan camorristico.

La narrazione vuole essere realista nella descrizione della città e delle pratiche criminali perpetuate, delle usanze di alcuni musulmani, della vita degli immigrati clandestini e non a Napoli, ma diventa necessariamente psicologica e metafisica nell’affrontare i dubbi e il dissidio del protagonista, mescolando quindi in un unico flusso narrativo realtà e visione escatologica.

Il linguaggio usato tiene necessariamente conto dell’uso concreto e della caratterizzazione culturale dei personaggi, diversificandosi anche in base ai vari contesti, da cui deriva una mimesi spesso provocatoria e politicamente scorretta.

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Rassegna letteraria a Somma Vesuviana, presso la Cartolibromania di Imma Malva. Il 25 gennaio ore 18 presentazione di Eresia

Dopo il grande successo di pubblico registrato lo scorso 5 gennaio, per la presentazione del libro “Colibrì e i fantastici quattro” di Antonella Alari Esposito ( pubblicato da “Il quaderno edizioni” di Stefania Spisto), continuano gli appuntanti del salotto letterario alla Cartolibromania di Imma Malva, a Somma Vesuviana (NA).

Il prossimo 25 gennaio alle ore 18 sarà presentato il nuovo libro di Chiara Tortorelli “Eresia” (ed. Homo Scrivens, p. 170).

Gli eventi, che rientrano nell’ambito della rassegna letteraria “Libri e Cultura sotto la tenda rossa”, sono organizzati in collaborazione con l’Associazione In Rosa di San Giuseppe Vesuviano e la testata giornalistica nazionale, Cultura A Colori.

«Lo scopo è fare cultura sul nostro territorio, dedicando del tempo di qualità a eventi che possano avvicinare le persone alla lettura, penso non solo agli adulti, ma anche ai piccoli lettori.» Ha commentato la titolare della Cartolibromania di Somma Vesuviana, Imma Malva«Dopo il primo appuntamento dedicato ai bambini, il prossimo 25 gennaio con la presentazione del libro di Chiara Tortorelli, avremo modo di parlare della “questione” femminile, un argomento di grande attualità che diventerà oggetto di una più ampia riflessione».

Nel nuovo lavoro della scrittrice campana, Chiara Tortorelli, c’è un viaggio alla scoperta di tredici donne che hanno fatto la storia. Si parla dell’Eresia di nascere e vivere la propria femminilità, presentando ai lettori e alle lettrici le iconiche figure di Penelope, Antigone, Elena, Maria Maddalena e altre, nei momenti più drammatici che hanno segnato le loro vite rendendole, in alcuni casi, donne forti, magari solitarie, forse cambiandole per sempre.

Ci si chiede quale comportamento avrebbero assunto nell’era moderna, se fossero state più vive le idee su quella che è la questione femminile oggi.

«Con la nostra rassegna vogliamo instillare, negli ospiti che vi prenderanno parte, nuove consapevolezze, che vadano ad arricchire ciascuno di noi.» Ha dichiarato l’Avv. Eliana Iuorio dell’Associazione In Rosa di San Giuseppe Vesuviano. «Sono convinta che la cultura passi attraverso una serie di esperienze e tra i miei buoni propositi di quest’anno ho inserito proprio fare nuove esperienze, come raccontare e raccontarci storie di libri che andremo a presentare nel corso degli appuntamenti in calendario da Imma Malva. »

«Ho sempre penso al libro non come a un oggetto materiale, ma come a cibo per la mente. Da qui nasce la mia grande passione della lettura che ho voglia di trasmettere alle persone che verranno alla nostra rassegna organizzata alla Cartolibromania di Imma». Infine, ha commentato la giornalista e scrittrice Sonia Sodano, direttore della testata “Cultura A Colori”«Il senso dei nostri incontri è creare un progetto valido, che si muova sul territorio dedicato a chi sente fortemente l’esigenza di condividere riflessioni e vivere momenti di condivisione culturale. Credo non ci sia bene migliore di un libro per creare un momento di condivisione e attenzione sui temi fondamentali della quotidianità

IL LIBRO – TREDICI STORIE LEGATE DA UN UNICO FILO: L’ERESIA DI ESSERE DONNA. Come si comporterebbe, oggi, Penelope? E Maria Maddalena? E Antigone? Ed Elena di Troia? Ifigenia, la Figlia; Giocasta, la Madre; Circe, la Maga; Medea, la Vendicatrice: tredici storie di donne oltre il limite, donne solitarie e forti, attraverso cui si fonde l’antico e il moderno. Dodici esperienze iniziatiche del femminile, icone di un unico volto, che nei secoli si ripresenta e si rappresenta, ritratte nel momento più drammatico della loro esistenza. 

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