Whoring Economy. La truffa della fuffa

Whoring Economy. La truffa della fuffa

Un libro forte, estremo, innovativo sia nell’impaginazione che nella trama e che colpisce soprattutto nell’intrecciarsi e rincorrersi di intercettazioni e dialoghi diretti e sfacciati, questo Whoring Economy. La truffa della fuffa pubblicato da Visiogeist Edizioni. Originale la copertina, sulla quale un nero lucido fa da sfondo a una serie di spermatozoi elettrizzati che cercano di fecondare un ovulo.

Un libro scritto da “I Ragazzi Dell’ascensore Di Unibank Group” – chissà chi saranno, ma sono forti – che mescola insieme in modo abbastanza pazzerello la finanza, l’origine del mondo, il big-bang, Cuore di Tenebra, American Psycho, la teoria redpill, il Burning Man, l’accelerazionismo e la guida Michelin, il tutto condito da intercettazioni ambientali e telefoniche, file estratti dal Mac e dal pc, chat di skype e di whatsapp, messaggi di cellulare, chi più ne ha più ne metta.

Il tutto a formare un quadro variegato con personaggi assurdi, Matteo Riva, Dede Forti, Raphael De Moneis, che portano una società al fallimento tra colazioni, cene di lavoro e feste, manager improbabili, donne belle toste, che insieme ricreano una storia post-moderna in bilico tra realtà e finzione, dove il turbocapitalismo tutto frulla e ingloba.

“La creazione della solita azienda-scatola-vuota nel sottobosco della finanza diventa un’Instagram story del contemporaneo e dei sistemi di scambio paralleli che sono il denaro, il potere e l’amore”, si legge nella quarta di copertina. Un caleidoscopio di voci e personaggi che creano un veritiero anche se estremizzato affresco della realtà contemporanea fatta di società farlocche, fuffa-guru della finanza e dei meccanismi per diventare ricchissimi in poco tempo.

Quindi molto interessante questa narrazione, con l’editore “L’Editore, entrato in possesso delle trascrizioni che ricostruiscono il crack della frAgile Inc.”, che decide “pubblicarle per meglio comprendere i meccanismi finanziari delle penny stocks”.

E alla fine della lettura ci rendiamo conto, al termine del libro che “la verità è un fatto, la realtà un concetto”. Una lettura che non lascia indifferenti, una casa editrice che osa e sa come farlo.

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