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Di Vinile e Altre Storie di Nicola Iuppariello

Ho iniziato in questi giorni a leggere un interessante saggio, una sorta di diario, ricco di riflessioni molto interessanti sul mondo del vinile e della musica in generale. Per un amante della musica come me, interessantissimo!

Il saggio Di Vinile e Altre Storie di Nicola Iuppariello, recentemente premiato nella sezione narrativa al Premio Mameli per il suo romanzo Napoli 2122, scritto per amore della musica e del suo ascolto è riconosciuto ed apprezzato dalla critica.

L’ideatore di DiscoDays, la fiera del disco e della musica a Napoli, e Vinilici realizza il saggio Di vinile e altre storie, ritornando a raccontare il mondo del vinile e della musica, contestualizzandolo al mercato e alla società odierna. A seguito della realizzazione del docufilm Vinilici. Perché il vinile ama la musica e a oltre dieci anni dalla pubblicazione del saggio Il vinile al tempo dell’iPod, riprende alcuni temi amati e approfondisce numerosi nuovi aspetti. Che ruolo hanno avuto i giovani e i social nella rinascita del vinile? Quanto è importante per la musica il ritorno del vinile sul mercato? Che senso ha il disco in vinile nel secondo decennio del XXI secolo? Sono solo alcuni degli argomenti affrontati nel saggio. Numerosi sono, infatti, i temi trattati: dal dubbio del possesso alle modalità di ascolto, al peso del vinile nel settore, ma anche il suo ruolo e quello della musica nella società contemporanea e nell’epoca dei social network.

Un saggio scritto come un diario, considerazioni su di un mondo che approfondisce da sempre per mera passione. Un testo che esprime un’ampia visione, spesso critica, che si rivolge non solo agli appassionati di musica e del supporto ma anche, e soprattutto, ai neofiti e a coloro che sono curiosi di scoprire qualcosa di più sul mondo del vinile.

Il saggio presenta la prefazione di FABIO ZUFFANTI ed è suddiviso in nove sezioni, ognuna incentrata su una particolare tematica in cui l’autore, oltre a inserire le sue considerazioni personali, propone uno sguardo esteso grazie anche agli interventi e alle osservazioni di chi vive quotidianamente gli argomenti affrontati, attraverso i contributi inseriti alla fine di ogni sezione.

ALESSANDRO FEDRIGO – “MUTAFORMA” è il nuovo album

Uscito venerdì 1 dicembre 2023 il nuovo album del poliedrico compositore e musicista Alessandro Fedrigo, un nuovo capitolo dal titolo “MutaForma” è già anticipato dal singolo “Elegia“. Il disco, pubblicato per l’etichetta Record Y, che suonava come una preghiera, di una confessione o di una meditazione. Improvvisando, Alessandro ha inventato alcune semplici melodie, squassate da un un ambiente elettronico inquietante.

Mutaforma” invece rispecchia il modo di Alessandro Fedrigo di immaginare la musica, in continuo cambiamento, in questo disco ha infatti attraversato alcuni nuovi scenari con un basso dal suono cangiante, mutevole.


SCOPRI IL DISCO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/4Dli7RS8pyJzXIBVquSapD?si=w_Lefly7TQahUgOxh0zXKg

 “Tales from the Box” nuovo disco per Stavridis

Nuovo lavoro per il bravo compositore greco Thanos Stavridis. Il suo nuovo disco, è il terzo personale e Il primo con il duetto fisarmonica-violoncello “Tales from the Box”, intitolato “Ciel”, uscito all’inizio di dicembre.

Qui la bella e vibrante After the Rainbow

“Accummincià’ d’ ‘o càpo” il nuovo singolo di Mariano Caiano

Il cantautore partenopeo Mariano Caiano torna sulla scena musicale con il nuovo singolo “Accummincià’ d’ ‘o càpo” disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 24 giugno.

Il brano, fortemente autobiografico, è stato scritto in un momento di pura introspezione nel quale l’Artista rivede con consapevolezza il suo presente e si propone, grazie alla forza della musica, di proiettarsi in un futuro senza più quegli errori che, in un modo o nell’altro, hanno ostacolato il suo percorso di vita e professionale.

“Accummincià’ d’ ‘o càpo” vede la partecipazione di Roberto Giangrande al contrabbasso, Rosario Jermano alla batteria ed Elisabetta Serio al piano acustico, Fender Rhodes e tastiere, tutti e tre, per anni, al fianco di Pino Daniele, oltre alle chitarre di Fabio Federici e i cori di Chris Lapolla che ha curato anche il mixing e il mastering.

Mariano Caiano, classe ’67, nasce artisticamente come percussionista. Nel corso degli anni ha collaborato -sia in studio che dal vivo- con Alan Sorrenti, Gianni Bella, Tony Esposito, The Wailers (storica band di Bob Marley), 99 Posse, Café Latino, Articolo 31, Nino Buonocore, Antonio Onorato, Gianni Conte, Ralph P e tanti altri ancora.

Dal 2001 è una delle tre voci soliste de L’Orchestra Italiana di Renzo Arbore, oggi rinominata N.O.I. la Nuova Orchestra Italiana.

Dopo queste esperienze in giro per il mondo, decide di intraprendere la carriera solista, battezzando in maniera unica e originale questo suo genere musicale con il nome di “Partenoworld”, auspicando -come egli stesso afferma- “che un domani possa rappresentare una vera e propria corrente artistica (così come accadde per la “Neapolitan Power”) aperta a tutti coloro che vorranno esprimersi tra l’antica tradizione della canzone partenopea e la modernità di una Napoli sempre più aperta alle culture e alle sonorità di altri popoli”.

Nel 2017 ha pubblicato la sua prima autoproduzione, l’EP “Stamm Accussì” da cui è stato tratto il video singolo “Mama Cuba” che ha totalizzato oltre 221.600 visualizzazioni. Seguono, nel 2018, i due singoli intitolati “Ricciulé” e “‘A tumbulélla”, sempre autoprodotti.