Silvano Scaruffi, Romanzo di Crinale
Sghembo e stralunato, come la lingua in cui è scritto, il nuovo libro della collana Iena pubblicato da Neo Edizioni, Romanzo di Crinale di Silvano Scaruffi, sembra raccontarci di terre e personaggi lontani, nel tempo e nello spazio, e invece è ben radicato in un piccolo paesino dell’appennino tosco-emiliano.
La splendida copertina, con un teschio di cervo su sfondo sabbia, sembra invece uscita dall’immaginario di Vinicio Capossela. E sono un po’ caposseliani, un po’ usciti da una canzone di Tom Waits cantata in emiliano, i tanti personaggi che abitano questo paesino, all’apparenza tranquillo, solo un po’ troppo alcolico.
Uscito qualche settimana fa per Neo, questo nuovo romanzo è sicuramente audace nella lingua, originale nella trama.
“C’è un gruppo di case, ammucchiato su un rivone, streminato lassù dalla mano di un seminatore distratto. E intorno, monti a raggera. Un ghippo appenninico dove l’aria sa di frontiera, la terra di colonizzazione, le persone di deriva.”
Silvano Scaruffi vive a Ligonchio (Reggio Emilia). I suoi ultimi romanzi sono L’incantatrice di vermi (Abao Aqu, 2019), Premio Monte Caio sezione Fuorisentiero, Lettere dal DietroMondo (Industria e Letteratura, 2022) e Armadgat (Abao Aqu, 2023). Da sempre fa reading e performance teatrali. Nel 2019 è stato invitato a New York per leggere in librerie, piazze, radio, un suo racconto inserito nel catalogo della libreria Printed Matter. Nel 2023 è stato a Reykjavik, ai Greenhouse Studios, per registrare il podcast Cani rabbiosi di cui è autore.