Archivio mensile 20 Novembre 2020

Reflections on a Journey di Kosta Jevtić

Ho conosciuto il pianista serbo Kosta Jevtić qualche anno fa, in occasione di Piano city Napoli. Lui era lì in qualità di ospite, fu apprezzato da tutti, io ne apprezzai ancora di più l’umanità, il sorriso e l’umiltà. Parlammo della sua musica, del mio lavoro, e lui raccontava rapito di quanto Napoli e la Campania lo stessero entusiasmando e ispirando.

Dopo anni, è arrivato Reflections on a Journey: il bell’esordio di Kosta, che tra l’altro in questi anni è diventato anche organizzatore di Piano City Novi Sad. Bello, quando le iniziative travalicano i confini e arrivano in altre parti del mondo.

Sono rimasto colpito da questo disco, uscito ad aprile. Un disco di 10 composizioni variegate e coinvolgenti, come sa essere un bel viaggio. Proprio ora che non possiamo viaggiare… almeno le note ci portano in giro.

Ci sono alcune tracce dedicate a Napoli, alle isole del suo golfo, poi anche qualche composizione ispirata dalla Grecia e dal Nord Europa.

Chiostro del Paradiso si ispira al Duomo di Amalfi, Sweet Sun Of Southern Lands trova spunto nelle calde terre del Sud. Ogni traccia è diversa dall’altra, non saprei scegliere tra le mie preferite. Per vicinanza geografica, direi La Sirena, ispirata a Partenope, la sirena che fondò Napoli, e poi direi Ischia e Capri. Due isole per due bellissime composizioni.

Ma c’è davvero tanto altro, come le melodie ispirate alla Grecia: Sappho’s Dream e Tseria. Un viaggio davvero indimenticabile, che mi ha dato conferma delle sue grandi qualità, come se ce ne fosse bisogno. Sonorità sofisticate ma accessibili a tutti, un suono contemporaneo ma universale.

Lascio qualche spunto per apprezzare maggiormente il suo lavoro. Preparate le orecchie, non ve ne pentirete.

https://kostajevtic.bandcamp.com/track/chiostro-del-paradiso-2

https://kostajevtic.bandcamp.com/track/la-sirena

Rosso di Tiro, blu d’Oltremare. Una storia fiamminga

Arriva in libreria questo libro di Adriana Assini, scrittrice che ho apprezzato con Un Caffè con Robespierre e che è entrata di diritto tra le autrici di romanzi storici più amate d’Italia.

È una luce abbagliante quella che attraversa i cieli grigi di Bruges, andando poi a planare sulle acque dei suoi cento canali, lungo le cui rive s’addensano le botteghe di eterni rivali: i tintori di robbia e quelli di guado. Il rosso e il blu.

Su quel finire del Trecento, tra le incertezze provocate dal Grande Scisma d’Occidente, sono le continue rivalità tra i mestieri unite alle lotte sociali contro il potere dominante a tenere sempre alta la tensione nella ricca e melanconica città fiamminga.

Mentre gli uomini si cimentano in proteste e guerre vere, alcune donne combattono in silenzio e senza armi ben altre battaglie: sono le dame della Compagnia della Conocchia che, in spregio dei pericoli e delle norme, s’incontrano di nascosto nelle fredde notti tra Natale e la Candelora. Si scambiano segreti e saperi, consigli e rimedi per la vita e sulla morte, ma soprattutto coltivano un grande sogno comune a tutte.

“Le otto dame si presero per mano e formarono un cerchio. Con gli occhi chiusi, restarono in bilico sull’esile soglia che segnava la rottura con il mondo autoritario degli uomini e delle loro leggi inique. Col tempo sospeso, cessarono i rumori, si fermò il vento.
Il loro misterioso viaggio era iniziato.”

Per maggiori info: https://www.scritturascritture.it/prodotto/rosso-tiro-blu-oltremare-adriana-assini/