“Il fiume va via taciturno” nuovo romanzo di Giorgia Garberoglio

“Il fiume va via taciturno” nuovo romanzo di Giorgia Garberoglio

Giovedì 9 novembre avrò il piacere di moderare, insieme a Giuseppe Abbagnale e Antonio De Sinno, nella splendida cornice del Circolo Nautico di Stabia, la presentazione campana di “Il Fiume va via taciturno” nuovo libro di Giorgia Garberoglio, giornalista, scrittrice e da qualche anno anche ristoratrice ad Ala di Stura, tra le montagne piemontesi.

Per la serie “le strade della scrittura e delle parole sono infinite”, devo ricordare con piacere che ho conosciuto Giorgia quando è venuta a scrivere un pezzo sulla comunicazione online del Parco Archeologico di Pompei per Specchio, il settimanale di approfondimento culturale della Stampa di Torino.

Il suo articolo è stato molto curato e ha colto in pieno il modo in cui lavoriamo e proviamo a raccontare l’archeologia qui a Pompei, e da quel momento ho avuto il piacere di seguirla nelle sue numerose scorribande giornalistiche e ora anche in questa nuova e ottima prova narrativa, dopo Amalia uscito per Feltrinelli nel 2016 e racconti brevi per le antologie Cartoline da Torino, Cartoline estive e Storie da bar.

Il fiume va via taciturno – titolo tratto dal verso di una poesia di Dino Campana – è il nuovo romanzo di Giorgia appena uscito per Affiori Editore, costola della Giulio Perrone, una casa editrice che si distingue per cura editoriale e belle copertine. Questo libro è proprio come un fiume, travolgente a tratti, lento e riflessivo in altri, un romanzo che racconta una storia corale, quella dei membri di una famiglia divisa tra Torino e Parigi, le cui vite sono toccate da due tragici momenti della storia europea: quello della notte del Bataclan con tutto il suo carico di orrori, nel 2015, e le barricate a Parigi nelle giornate dell’agosto 1944.

Due momenti di violenza e paura, un prima e un dopo: due momenti che toccano da vicino la vita di Michelle, prima da bambina, e poi da madre e nonna.

E poi c’è il fiume, la Senna, che accompagna tutte le vicende: di Michelle, di Ivo, e poi di Vittoria, e ancora di Ettore, del cane Pongo, di Giulia e Leone. Membri di una famiglia che progressivamente lungo il racconto viene svelata, di cui capiamo le dinamiche e le connessioni.

Un romanzo toccante, scritto con la solita prosa delicata e lirica della Garberoglio, con dialoghi realistici e spesso emozionanti. Quasi come in una piece teatrale, o una sceneggiatura di un film neorealista, nel libro le vicende di questa famiglia si susseguono e ruotano intorno a uno sport importante e bellissimo come il canottaggio.

Nascono amori sul fiume, il canottaggio, le gare, gli allenamenti si susseguono sul fiume, e così la storia proprio come un fiume va avanti, in modo burrascoso a volte, ma alle volte fermandosi, in una calma apparente.

Massimo Gramellini ne ha già parlato molto bene sui suoi canali social: “A fare fa placido testimone degli eventi il fiume, cui  i  personaggi del  romanzo si legano facendo canottaggio: uno sport in cui si va indietro per andare avanti. Anche per la protagonista, come accade nelle nostre vite, sarà necessario guardare spesso al passato per andare avanti”.

Bello ed emozionante questo romanzo corale che non tralascia nulla e anzi, regala anche importanti colpi di scena che tengono incollato alle pagine il lettore. Sarà un piacere parlarne questo giovedì, in compagnia dell’autrice e di due ospiti d’eccezione: Giuseppe Abbagnale e Antonio De Sinno del circolo nautico di Stabia, uno dei più importanti d’Italia.


Giorgia Garberoglio
collabora con «La Stampa», per cui scrive attualmente di canottaggio. Ha collaborato con «Rai», «Leggo» e «Ciaoweb». Segue la comunicazione della regata internazionale Silverskiff, organizzata dalla Reale Società Canottieri Cerea. È autrice con Giovanni Cavagni di Bambini allergici (Red Edizioni, 2013) e di Amalia (Feltrinelli, 2015). Per Giulio Perrone Editore – Affiori ha scritto racconti brevi per le antologie Cartoline da Torino, Cartoline estive e Storie da bar. Negli ultimi anni si occupa anche della gestione di due ristoranti tra le montagne piemontesi.



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