Fallen Land – Saso Popovski Trio

Fallen Land – Saso Popovski Trio

Il jazz dei Balcani ha un suono intimo ed evocativo: è quello di Fallen Land, il nuovo disco del chitarrista macedone Saso Popovski, che suona in trio: Ivan Bejkov al basso elettrico e Viktor Filipovski alla batteria. Il disco è uscito in questo anno così travagliato, a Novembre, per SJF Records (Skopje Jazz Festival).

In costante equilibrio tra improvvisazione ed eleganza sonora, questo lavoro evidenzia il talento del chitarrista e dei musicisti che lo accompagnano. Ogni traccia, delle 7 presenti nel disco, è diversa: una varietà sonora che però non disorienta, anzi. Ogni composizione sembra un capitolo diverso di un libro, o una scena di un film on the road. Ecco, questa di Popovski è sicuramente una “musica da film”.

Partendo dalla title track che apre il disco, chiaramente di impronta balcanica, passando per la melodia avvolgente di On Mountain Top, non mancano le improvvisazioni, come nella terza composizione, Kom dipsan. È un sound molto elegante, raffinato, dove nessun elemento è lasciato al caso. Tutto si tiene, i musicisti sembrano giocare tra di loro e sanno bene quando premere sull’acceleratore, quando lasciare spazio agli altri.

Notevole l’equilibrio e la sinergia tra gli strumenti e i musicisiti. Stando alle parole di Saso: “Fare musica con Ivan Bejkov e Viktor Filipovski all’inizio è stata una sorta di sfida, così come il processo di realizzazione che dà vita a idee semplici e dirette e offre una risposta alla domanda e se?

Su tutti spicca ovviamente la chitarra di Popovski, apprezzabile soprattutto in Elgon Sky e in Spring is Near. Si sentono molte influenze in questo lavoro: da John Abercrombie, Bill Frisell e Jakob Bro fino a Ry Cooder, tutti di ispirazione per Saso. Choban ha quasi dei momenti sudamericani, infatti, mentre l’ultima composizione, We have met, torna a essere prepotentemente “filmica”: una canzone da colonna sonora di una pellicola, quasi da titoli di coda.

Alla fine dell’ascolto di questi trenta minuti di musica, non si può che applaudire: grande ritmo e melodia, quella creata dal Saso Popovski Trio, senza dimenticare le radici della propria terra: aspettiamo quindi con interesse la prossima prova, per un nuovo viaggio sonoro così variegato e delicato.

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